Locanda

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Una locanda in Romania

La locanda è una struttura sia ristorativa sia ricettiva.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il termine locanda deriva dal latino locare che tradotto significa allocare, affittare. Il gerundivo di locare, ovvero locandus, al femminile singolare diventa locanda, ossia che è da affittare. Il senso odierno del termine è più ampio: casa in cui i forestieri alloggiano, pagando una data somma. Posto in cui alloggiare durante la notte.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel Medioevo le locande erano attrezzate di una sala da pranzo (con un unico grande tavolo) e un dormitorio comune per tutti gli ospiti. L'oste elencava a voce i cibi disponibili e, sempre verbalmente, veniva pattuito il prezzo di consumazione. La clientela era in genere rumorosa e spesso sconveniente e malfamata.[1]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Nella locanda è possibile mangiare prodotti tipici e locali del luogo, così come in una comune trattoria, ed è possibile avere una stanza per il pernottamento. Il livello di comfort rispetto a un albergo però è generalmente inferiore.

La sua evoluzione moderna ha portato all'albergo con ristorante, anche se a dire il vero la locanda è più simile a una trattoria con camere per dormire.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Machado, p.26.
  2. ^ Definizione sul De Mauro-Paravia, su old.demauroparavia.it. URL consultato il 17 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2009).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Amparo Machado, Scienza e cultura dell'alimentazione, 2ª ed., Milano, Poseidonia Scuola, 2015, ISBN 9788848261159.

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